Ogni giorno siamo bombardati da innumerevoli spot proposti oramai su qualunque media utilizziamo. Solitamente si scelgono fasce orarie e pubblico di riferimento (target) e quindi si abbina il prodotto al potenziale utilizzatore che in quel momento, proprio in quella fascia oraria, vede e/o ascolta lo spot.
Come accade in un contesto “naturale”, i prodotti pubblicizzati possono essere di qualunque natura. In questo periodo invece, complice la forzata prigionia nelle nostre case, si assiste ad un notevole cambiamento. Come è naturale che sia, tanti spot per numerosi prodotti che eravamo abituati a vedere promossi, sono spariti dai palinsesti pubblicitari.
E così vediamo spot dei soliti prodotti alimentari (usciremo di casa rotolando), e vediamo le grande insegne fare a gara a chi promuove meglio i propri punti vendita. A tale proposito c’è un aspetto che davvero non condividiamo: sono scomparse le promozioni. Possiamo capire la logica economica/finanziaria del “più guadagno e meglio è”, però il consumatore così si sente tradito. Abituato alla solita offerta settimanale, piuttosto che mensile, potrebbe semplicemente scegliere, potendo per vicinanza dalla propria abitazione, di cambiare supermercato.
E sì, siamo chiusi in casa, quindi le altre aziende che fanno pubblicità sono quelle che si occupano di telefonia ed internet e quelle che offrono intrattenimento con film, fiction, ecc.
Qualcuna di loro sta anche facendo operazioni di comarketing con offerte che prevedono fornitura di traffico internet abbinato a streaming TV, vedi TIM e Disney +.
La quarantena, per i più virtuosi, significa poter darsi da fare nelle operazioni di pulizia e manutenzione della casa. Quindi, i vari “vai di swiffer” e omologhi abbondano sui media.
In verità è tutto un pochino piatto, i messaggi sono mono-toni, fanno quasi sempre leva sul momento particolare. Sembra quasi che i pubblicitari abbiano paura a prendere posizione. Quasi nessuno fa leva su sentimenti diversi dalla speranza che tutto finisca al più presto, come del resto tutti ci auguriamo.
Nella complessiva offerta pubblicitaria attuale ci sono 3 casi che ci sentiamo di segnalare. I primi due riguardano Mazda e Toyota, gli unici 2 produttori di automobili che fanno pubblicità in questo momento e che hanno deciso di promuovere il marchio, quindi nessun modello di auto in particolare, anche se pure loro utilizzano rispettivamente come payoff del momento “ripartiremo presto” e “ripartiremo insieme”.
La terza azienda che invece sta proponendo qualcosa di diverso, è il marketplace per acquisti del fai da te Mano Mano. Gli spot fanno ironia sull’inettitudine generale delle persone comuni nel compiere qualsiasi operazione di bricolage. Molto divertente il linguaggio utilizzato: “l’aggeggio per bucare cose”, “la macchina per tagliare i fili d’erba tutti alla stessa altezza”, “cosi per fare uscire l’acqua calda e fredda”.
Complimenti a M&C Saatchi.Gad e a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione degli spot, proponendo messaggi soft, ma davvero efficaci nella loro semplicità.
Nella speranza che tutto torni presto come e meglio di prima: “stay home, stay safe”.