Quando un governo impone dazi, non sta solo facendo economia. Sta facendo marketing.
In particolare negli Stati Uniti, il racconto attorno a ogni decisione commerciale è studiato, calibrato, emotivo. È propaganda moderna. E funziona.
🎯 La narrazione: da misura tecnica a missione patriottica
Negli ultimi anni, i dazi sono stati presentati all’opinione pubblica americana non come una tassa, ma come un gesto eroico.
Una scelta coraggiosa per difendere il paese, i lavoratori, l’identità industriale americana.
Il messaggio? Semplice.
“Con i dazi, proteggiamo l’America. Difendiamo i nostri posti di lavoro. Rimettiamo in piedi la nostra economia.”
Non si parla di conseguenze o complessità. Si racconta una storia. E in quella storia c’è un eroe (il lavoratore americano), un nemico (la Cina o altri paesi che “approfittano”) e un’azione risolutiva (il dazio).
📢 Trump ha urlato. Biden ha continuato.
Durante la presidenza Trump, questa narrazione è diventata spettacolo.
I dazi contro la Cina sono stati presentati come il riscatto dell’America contro anni di “furti e sfruttamenti”. Il linguaggio era diretto, aggressivo, popolare. Il marketing? Perfetto per diventare virale.
Con Biden, i toni sono cambiati, ma la sostanza è rimasta.
Molti dazi sono stati mantenuti, alcuni rafforzati. Semplicemente, è cambiato lo stile: meno nemici, più diplomazia. Ma la comunicazione resta chiara:
“Dobbiamo essere resilienti. Dobbiamo tornare a produrre in America.”
🎬 Gli strumenti: comunicazione visiva, slogan e media diretti
La macchina della propaganda usa ogni canale disponibile:
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Video emozionali sui social
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Spot TV nelle aree industriali
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Discorso semplice, ripetuto, efficace: jobs, fairness, America first
Il linguaggio tecnico è ridotto al minimo. La comunicazione punta all’emozione, non all’analisi. Ed è qui che la politica dimostra di saper fare brand positioning.
👁🗨 E in Italia?
Se ti stai chiedendo perché in Italia non se ne parla… è semplice.
Biden non fa rumore. Trump sì.
La stampa italiana (e in generale europea) segue il personaggio che buca lo schermo, non quello che lavora dietro le quinte.
Eppure, le scelte strategiche di Biden in campo commerciale stanno plasmando il nuovo equilibrio globale. Solo che lo fa con uno stile meno spettacolare, più sottile. Più corporate, se vogliamo.
💡 Cosa impariamo da tutto questo?
Che la politica, oggi, è comunicazione.
E la comunicazione, quando è ben fatta, trasforma una tassa in una battaglia epica.
Non importa quanto sia tecnico un provvedimento: se sai raccontarlo, lo fai diventare popolare.
Ed è esattamente questo che dovremmo imparare anche nel marketing commerciale:
Raccontare bene. Comunicare in modo strategico. Creare un’immagine forte, non solo un messaggio.